Il restauro dei preziosi Arazzi fiamminghi di Marsala si inserisce all'interno dei più ampi lavori di riqualificazione del Museo e del lascito testamentario che Mons. Antonino Lombardo donò alla Chiesa Madre.
La serie di otto arazzi fiamminghi del tardo cinquecento, dal punto di vista artistico, per quanto riguarda tale genere produttivo, è la raccolta sicuramente più rilevante per l'Italia, esclusa la famosa Battaglia di Pavia di Bernard van Orley del Museo di Capodimonte a Napoli.
Narrano le principali vicende della conquista di Gerusalemme da parte dei romani Vespasiano e Tito (66-68) secondo il testo del De Bello Judaico. Le dimensioni degli otto teli variano tra i cm. 350x254 e i cm. 350x500. Essi sono tessuti ad alto liccio (cioè in telaio verticale) con elegante intreccio di lane e sete raffinatamente colorate.
Il restauro prevede il recupero di 2 arazzi per volta, finiti i quali si preleveranno i successivi. Così facendo, il Museo degli Arazzi di Marsala rimarrà aperto per esporre gli arazzi da restaurare.
Oltre agli 8 arazzi si eseguirà la manutenzione di 10 paramenti sacri, appartenenti anche questi alla collezione personale di Mons. Lombardo.
Il restauro avverrà a cantiere aperto, presso l'Oratorio dei Bianchi di Palermo, grazie alla collaborazione dell'Assesorato Regionale dei Beni Culturali e della Direzione di Palazzo Abatellis di Palermo.
E' possibile visitare il laboratorio-museo prenotandosi tramite il seguente link:
https://bit.ly/3hhwkuL
Si possono seguire gli aggiornamenti sui lavori anche dalla pagina Facebook @restauroarazzifiamminghimarsala
www.impresascancarello.it